SERVICE AND CONSULTING

I Nostri Servizi

GESTIONE IMPIANTI

E.S.C. riveste un ruolo importante nell’ambito della gestione di impianti a fonte rinnovabile di grande taglia, avendo in gestione una potenza di circa 500 MW.

Servizi offerti:

• Gestione dei rapporti con i finanziatori: controllo e gestione delle condizioni di erogazione. Verifica avanzamenti e gestione relativi pagamenti.

• Asset Management: erogazione di servizi relativi agli adempimenti previsti dagli enti coinvolti nella gestione di un impianto.

• Manutenzione correttiva, predittiva e preventiva: esecuzione di attività finalizzate a prevenire eventuali problematiche e correggere le anomalie esistenti, in modo da mantenere nel tempo le prestazioni dell’impianto.

• Monitoraggio delle prestazioni: controllo continuo delle prestazioni d’impianto con esecuzione di controlli periodici. Elaborazione di report specifici per il cliente.

• Gestione incentivi: erogazione di servizi necessari all’adempimento di tutti gli obblighi normativi da rispettare per il mantenimento degli incentivi statali.

 

  • Fuel mix: tutti i soggetti responsabili di impianti fotovoltaici di potenza nominale superiore a 20 kWp, che operano in regime di Ritiro Dedicato “RiD” (o che operano con Tariffa Onnicomprensiva con P>1.000 kWp), devono comunicare al GSE la quantità di energia elettrica prodotta nell’anno precedente, ripartita tra fonti rinnovabili (fotovoltaico, eolico, biomasse, ecc.) e non.
  • Trasmissione al GSE della Dichiarazione di consumo e produzione di energia per impianti fino al IV Conto Energia. I soggetti responsabili che hanno l’obbligo di dichiarazione di consumo e produzione di energia verso l’Agenzia delle Dogane devono inviare al GSE la stessa dichiarazione presentata al servizio telematico doganale. L’obbligo non riguarda gli impianti incentivati con il Quarto Conto Energia in TFO o con il Quinto Conto Energia. Inoltre l’obbligo non sussiste a partire dall’anno di produzione 2016. Il GSE si riserva tuttavia la facoltà di richiedere tale documentazione, qualora lo ritenga necessario.
  • Rinnovo dell’informativa antimafia ogni 12 mesi.
  • Richiesta delle Garanzie d’Origine (GO), ovvero certificati, rilasciati in formato elettronico, che attestano l’origine rinnovabile dell’energia prodotta dagli impianti qualificati IGO (Impianti con Garanzia di Origine). Viene rilasciato un titolo GO per ogni MWh di energia immessa in rete da tali impianti.
  • Comunicazioni relative ad interventi effettuati su impianti incentivati (spostamento moduli, sostituzioni moduli e inverter, modifica configurazioni elettriche, ecc.)
  • Modifiche anagrafica operatori.
  • Disdetta di convenzioni e cambiamenti regimi commerciali.

 

  • Rilevazione sul campo dei numeri di matricola dei moduli fotovoltaici e degli inverter per confronto con i dati inviati al GSE
  • Verifica corrispondenza tra le informazioni trasmesse al GSE (tipo di installazione, data di entrata in esercizio e di ottenimento autorizzazioni, decorrenze convenzioni, dati tecnici progettuali, certificazioni componenti, ecc.) e l’effettivo stato di fatto dell’impianto
  • Verifica validità iter autorizzativo dichiarato in fase di espletamento della pratica di incentivazione
  • Comunicazione di rettifica degli eventuali errori e anomalie riscontrati

Il Gestore di Rete e il GSE hanno facoltà di svolgere verifiche e ispezioni periodiche sugli impianti in esercizio. Per impianti non in regola c’è il rischio di sospensione o addirittura esclusione dagli incentivi statali.

E.S.C. offre un servizio di consulenza prima, durante e dopo le suddette verifiche allo scopo di individuare le soluzioni più opportune per il mantenimento degli incentivi statali nel caso in cui vengano rilevate difformità rispetto a quanto precedentemente trasmesso al Gestore di Rete o al GSE.

 

  • Domanda di connessione in iter semplificato e in iter ordinario
  • Verifica delle tarature delle protezioni di interfaccia. In ragione della delibera 786/2016/R/EEL, occorre provvedere alle verifiche periodiche dei sistemi di protezione di interfaccia per gli impianti di potenza superiore a 11,08 kWp. La verifica deve essere eseguita ogni 5 anni.
  • Verifica periodica dell’impianto elettrico di messa a terra, ai sensi del DPR 462/01. La verifica deve essere eseguita ogni 5 anni.
  • Verifica sul sistema di protezione generale.
  • Adeguamento delibera AEEG 243/13 per impianti fotovoltaici > 6 kWp entrati in esercizio entro il 31 marzo 2012. Intervento sui dispositivi di interfaccia interni o esterni per aggiornare i parametri di rete alle norme del paragrafo 5 dell’Allegato A70 del Codice di Rete di terna. Redazione e trasmissione del nuovo Regolamento di esercizio.
  • Adeguamento delibera AEEG 595/14 per impianti fotovoltaici > 20 kWp con contatori di produzione non abilitati alla telelettura da parte del Gestore di Rete. Installazione sui contatori esistenti dei dispositivi di telelettura. Redazione e trasmissione del nuovo Regolamento di Esercizio.
  • Adeguamento delibera AEEG 421/14 per impianti fotovoltaici per impianti fotovoltaici > 100 kWp in MT con richiesta di connessione inoltrata entro il 1° gennaio 2013. Installazione di un modem GSM sul dispositivo di interfaccia per permettere il tele-distacco da remoto dell’impianto da parte del Gestore di Rete ai sensi dell’Allegato A72 del Codice di Rete di terna. Redazione e trasmissione del nuovo Regolamento di esercizio.
  • Pratiche di cambio Legale Rappresentante/Procuratore.

 

  • Richiesta Licenza Fiscale (per impianti di potenza > 20 kWp non ancora in esercizio)
  • Invio dichiarazione di consumo per impianti fotovoltaici con potenza > 20 kWp
  • Pagamento del diritto di licenza officina elettrica per impianti fotovoltaici che autoconsumano l’energia prodotta.
  • Vidimazione dei registri di produzione.
  • Verifica delle tarature dei gruppi di misura di energia elettrica, aventi rilevanza fiscale, che dovrà deve essere eseguita da un Ente Autorizzato dall’UTF, ogni 5 anni per i contatori ad induzione ed ogni 3 anni per i contatori statici in riferimento alla circolare del Ministero delle Finanze nr 28/D del 26 gennaio 1998.
  • Rinnovo della firma digitale rilasciata dall’Agenzia delle Dogane.

 

  • Espletamento della pratica ARERA per “Indagine Annuale Dati Tecnici su Produttori di Elettricità ed Autoproduttori”, ai sensi delle delibere GOP 35/08 e 347/2012/R/idr. (e successive integrazioni 443/2012/A, 96/2013/A e 150/2014/A), per impianti di potenza nominale complessiva pari o superiore ai 100 kWp.
  • Espletamento della pratica ARERA per “versamento di un contributo a favore di ARERA” a copertura dei propri costi di funzionamento nell’ambito dell’attività di regolazione e controllo nei settori di propria competenza secondo quanto stabilito per i settori energetici dalla Legge del 14 novembre 1995, n. 481 e s.m.i. e per il settore idrico dal decreto legge 24 gennaio 2012 n.1, convertito con la Legge 24 marzo 2012, n. 27.
  • Invio comunicazione Unbundling e adempimenti inerenti materia di separazione contabile sul portale ARERA, entro 90 giorni dalla data di approvazione del bilancio societario. Sono soggetti a questo adempimento i proprietari di impianti che insistono su di una PIVA specifica con potenza nominale superiore ai 100 kW.
  • Gestione anagrafica
  • Richieste di connessione
  • Gestione contratti e garanzie
  • Gestione eventi societari
  • Comunicazioni con Terna

L’analisi termografica dell’impianto fotovoltaico viene eseguita con una termocamera al fine di individuare i moduli che presentano anomalie.

Solitamente l’analisi è concentrata sull’individuazione dei cosiddetti “hot spots”. L’hot spot è un fenomeno tipicamente degenerativo che colpisce alcuni moduli fotovoltaici. Esso si manifesta durante il funzionamento dell’impianto, anche in condizioni di modesto irraggiamento, a causa di ombreggiamenti parziali dei moduli o sporcizia localizzata su singole celle fotovoltaiche. La sua manifestazione esteriore più evidente è l’aumento considerevole della temperatura della cella affetta dal problema, con temperature locali che possono tranquillamente superare i 100°C.

In caso di contatto con materiale infiammabile, una cella affetta da hot spot può diventare il punto di innesco di un incendio.

La spiegazione del fenomeno è la seguente: in caso di oscuramento di una cella del modulo, essendo le celle disposte in serie, la cella oscurata, non facendo passare corrente come dovrebbe, si trova polarizzata inversamente con una tensione uguale o molto vicina alla tensione a vuoto di tutta la serie formata dalle celle rimanenti con il rischio di entrare in conduzione inversa.

In questo caso la cella si troverebbe a dover dissipare la potenza generata dalle rimanenti celle del modulo con il conseguente aumento di temperatura localizzato (hot spot) che può dare luogo, anche con modesti valori di irraggiamento solare, alla distruzione della cella per sovratemperatura.

Il modulo che si dovesse trovare in tali condizioni dovrebbe essere sostituito quanto prima, sia per limitare la mancata produzione dell’impianto nel suo complesso, sia, soprattutto, per evitare danneggiamenti superiori da incendio. Infatti la disfunzione di un singolo modulo di una stringa possa avere ripercussioni significative sulla produzione di porzioni anche significative dell’impianto in cui è installato.

Per quanto precedentemente detto, l’indagine deve essere svolta su tutti i moduli dell’impianto al fine di individuare quelli affetti da tale problema e sostituirli, garantendo una corretta performance di producibilità e allo stesso tempo scongiurando il pericolo di incendio connesso alla presenza di moduli affetti da “hot spot”.

E.S.C. dispone di termocamere ad alta risoluzione con cui vengono effettuate le analisi termografiche degli impianti fotovoltaici.